Da eterna pigra e anaffettiva dello sport ho dovuto rassegnarmi al passare degli anni e al fatto che il mio fisico non può contrastar la gravità da solo per sempre così sono iscritta ad un corso yoga. Ho deciso di andarci piano: non potevo certo passare da zero alla maratona di New York; inoltre era da un po' che volevo provarlo, non perché va di moda, ma per la filosofia che c'è alla base. Oggi giorno siamo tutti schiavi delle stress e del frenesia del essere sempre al "passo con i tempi" e rischiamo di dimenticarci di noi stessi. Per inciso, io adoro la tecnologia, anche se ci capisco poco dell'argomento e non sono una millennials. Non sto condannando nulla e nessuno, anzi credo che tutti questi aspetti possano convivere in più piani. Sono solo due settimane, quindi quattro lezioni e ho sentito male in muscoli che non sapevo d'avere, però dopo l'ultima lezione ho avuto la sensazione d'esser più alta anche se il mio livello è meno di beginner.
Caro amico, non mi sono dimenticata di te. Non me la sento di mentirti: mi sono un po' persa in questo percorso chiamato vita. Dopo una pausa di sei anni ho deciso di riprendere a pubblicare, perché amico mio mi sei mancato e mi piace pensare che il sentimento sia reciproco. Da dove iniziare? Dai viaggi ovviamente: ho capito che per me viaggiare è fondamentale. Da adolescente avevo una maglia con la scritta: " Life is a journey, not a destination", mi colpì da subito ma solo ora ne capisco il vero significato, o ra che ho avuto la possibilità di girare e imparare. Non poteva essere diversamente comunque: ho due genitori che han attraversato l'Europa in macchina prima che arrivassi io e il mio arrivo non li ha certo fermati continuando con il resto del mondo e trasmettendomi la stessa voglia di scoprire posti nuovi. La mia curiosità continua a cresce ed essere affamata perché la strada è ancora lunga. Ti devo ringraziare per esser ancora qui ad ascoltarmi